Maturità 2019. Tutto quello che c’è da sapere sull’esame di Stato
Tutto quello che c’è da sapere sull’esame di Stato 2019: dai criteri di ammissione al sistema di voto, dalla prima alla seconda prova, a come funziona la nuova prova orale
Manca poco più di un mese all’esame di Stato 2019, nonostante tutto ci sono ancora alcune situazioni da definire. Quello che è certo è che la prima prova si svolgerà il 19 giugno, la seconda il 20, mentre per quanto concerne le date degli orali, queste cambieranno a seconda della scuola, anche se in molti sostengono che saranno programmati in anticipo rispetto agli anni scorsi, poiché la terza prova è stata eliminata.
Qui di seguito riporteremo tutte le informazioni riguardanti le novità della Maturità 2019: dai criteri di ammissione al sistema di voto, dalla prima alla seconda prova, a come funziona la nuova prova orale.
Secondo le modalità contenute nella riforma del 13 aprile 2017, da quest’anno i maturandi avrebbero dovuto affrontare l'esame di Stato rinnovato, ma il Miur lo scorso 4 ottobre ha annunciato ulteriori cambiamenti per il 2019, tra questi l’eliminazione dell’alternanza scuola lavoro e Invalsi che non saranno obbligatori per l’ammissione.
Una delle cose che resta invariata della maturità 2019 è la commissione che sarà composta da 3 professori interni, 3 commissari esterni e il presidente di commissione esterno.
I CRITERI DI AMMISSIONE ALLA MATURITÀ 2019
Per essere ammessi alla Maturità occorre avere la sufficienza in tutte le materie, anche se il Consiglio di classe potrà ammettere studenti con una sola insufficienza. Inoltre è obbligatorio avere almeno 6 in condotta. Questo voto è fondamentale per la media, oltre che per il rischio di non essere ammesso all’esame. Altro punto da non sottovalutare sono le assenze: potranno essere ammessi solo quelli che avranno frequentato la scuola almeno tre quarti dell’orario annuale.
LE NOVITÀ SUI VOTI E I CREDITI
Il voto per la maturità 2019 non cambia, a differenza dei crediti che da 25 passeranno a 40. Questi andranno a sommarsi ai risultati delle prove scritte e dell’orale (20 punti massimo per la prima e la seconda prova e 20 punti per la prova orale) e all’andamento dell’ultimo triennio di scuola.
PRIMA PROVA MATURITÀ 2019
La prima prova, che si terrà il 19 giugno in tutta Italia, si basa sulla scelta da parte degli studenti tra sette tracce predisposte dal Miur, tra cui c'è anche l'analisi del testo. Nel 2018 le tipologie di tema erano quattro, ovvero la tipologia A comprendeva l’analisi del testo, la B un saggio breve o articolo di giornale, la C il tema storico e la D il tema di attualità o di origine generale. Secondo quanto riportato nella circolare del Miur del 4 ottobre 2018, le tipologie di tema per la maturità 2019 saranno tre. La tipologia A (tracce con analisi del testo) comprende due tracce, che possono essere un brano di prosa o una poesia di un autore italiano vissuto nel periodo compreso dall'Unità di Italia ad oggi. La tipologia B (testo argomentativo) contiene invece tre tracce, con argomenti che spaziano dall’ambito artistico a quello letterario, dal filosofico a quello storico, dall’economico al sociale, dal tecnologico allo scientifico. I maturandi dovranno scegliere e sviluppare una delle tre proposte. La tipologia C (traccia del tema di attualità) si compone di due tracce che riportano argomenti di attualità con argomenti, a quanto riportato dal Miur, molto vicini alle esperienze degli studenti.
SECONDA PROVA MATURITÀ 2019
Anche per la seconda prova, come per la prima, ci sono dei netti cambiamenti. Il secondo scritto, in programma il 20 giugno in tutta Italia, si differenzia a seconda dell’indirizzo di studio. La novità di quest’anno che preoccupa i maturandi è la possibilità che la prova potrebbe essere multidisciplinare. Ciò significa che i maturandi del liceo scientifico si ritroverebbero ad affrontare una seconda prova sia di matematica che di fisica, mentre quelli del classico una prova mista di latino e greco.
PROVA ORALE MATURITÀ 2019
La prova orale è quella che decreta il termine dell’esame di Stato e consiste in un’interrogazione su più materie. Da quest’anno è stata abolita la tesina, quindi i maturandi dovranno conferire in presenza della commissione e rispondere alle domande dei commissari interni ed esterni, su un argomento scelto dalla commissione e sorteggiato dallo studente nel giorno stesso del colloquio. Inoltre, considerando la circolare del 4 ottobre, nonostante l'alternanza scuola lavoro non sia obbligatoria per l'ammissione, sarà parte del colloquio finale.