Joker e l’emarginazione: succede anche in classe

Grazie alle sue capacità di coinvolgimento e alle sue potenzialità linguistiche pedagogiche, il fumetto è sempre più rivalutato come strumento didattico, in grado di prestarsi a varie materie e attività scolastiche.

Per dirla con termini moderni, questa forma d’arte è una delle basi dello “storytelling”, oggi utilizzata da molti insegnanti a tutti i livelli educativi, anche come scorciatoia per argomenti più impegnativi.

La sua diffusione in numerosi ambiti, spiana anche la strada alle ricostruzioni cinematografiche che, però, spesso interessano un pubblico più adulto.

L’ultimo esempio che ha sbancato i botteghini?

Joker, l’intramontabile nemico di Batman, ritornato al cinema in queste settimane, nell’ultima versione interpretata da Joaquin Phoenix.

La trama è cruda, ma la storia di Arthur Fleck – attore comico che viene ignorato dalla società perché considerato un fallito – ha appassionato adulti e adolescenti e rappresenta, indubitabilmente, anche un valido spunto per affrontare il tema dell’emarginazione in classe.

L’ambiente scolastico, difatti, è il luogo in cui avvengono maggiori occasioni di socializzazione, per i ragazzi di ogni età: non solo apprendimento, ma anche tantissima interazione, che talvolta può essere minata da dinamiche sociali messe in atto dai ragazzi stessi.

Le discriminazioni razziali e religiose sono i casi più frequenti ma, nella società moderna, una forte rilevanza hanno anche l’aspetto fisico e quello caratteriale, che possono costituire banali motivazioni di emarginazione: bambini che non vengono coinvolti negli innocenti giochi di ricreazione, oppure ragazzi presi in giro per qualche chilo in più, diventano protagonisti di occasioni di bullismo, che rischiano di infrangere la loro fragilità psicologica.

Nonostante il dilagare del fenomeno, infatti, c’è ancora poca attenzione nel riconoscere i segnali di una vera e propria emarginazione e si corre il rischio di non correre ai ripari nei tempi giusti: in questo modo, il bambino o l’adolescente colpito porta dentro di sé una ferita che sarà sempre più difficile da cicatrizzare, poiché lo avrà segnato profondamente in una delle fasi più delicate della sua vita.

Per questo motivo, bisogna impegnarsi nelle attività contro il bullismo e il cyberbullismo, nonché contro tutte le altre forme di emarginazione, affinché i nostri figli e i nostri studenti possano essere sempre integrati, indipendentemente dalle piccole caratteristiche che differenziano ciascuno di noi.

 enlightened Nel nostro piccolo, anche noi di Skuolapp ci impegniamo: leggi della nostra iniziativa contro il cyberbullismo

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